L'Immortale Tendenza ad Indossare Eleganza
Pubblicato da Valentina Esposito il
Che si tratti di orpelli creati con gemme e metalli preziosi, o che sia con bigiotteria di classe, fatto sta che l’usanza di ornare il proprio corpo con accessori ricercati si perde nella notte dei tempi, diventando un elemento sempre imprescindibile.
Sono molti infatti i gioielli che ci rappresentano, che ci caratterizzano, che diventano amuleti o simboli speciali, e senza i quali non usciamo neanche per la più rapida delle commissioni, pena il sentirci quasi nudi o privi di un pezzo fondamentale del nostro abbigliamento.
Ragionavano allo stesso modo le matrone romane, e prima ancora le figure stilizzate sulle pitture rupestri, e le popolazioni abitanti del Paleolitico che si rivestivano di accessori ornamentali di fortuna ricavati da denti di animali, scheletri di pesci, conchiglie, gusci di frutta, ciottoli e altri elementi forniti dalla Natura e assemblati dall’uomo. Nonostante il valore estetico soggiacesse al ruolo di amuleto portafortuna, e per quanto materiali e arte di manipolazione fossero rudimentali, questi prototipi di gioielli avevano una loro grazia visiva.
A dispetto di quanto si possa pensare, collane, bracciali, collarini e altri accessori ornamentali venivano utilizzati dalle donne come dagli uomini, e spesso erano dei veri indicatori di uno status sociale, economico e di potere.
Succedeva così anche nel Rinascimento, quando le collane a catena intrecciata erano talmente preziose da diventare merce di scambio in sostituzione della moneta.
Per comprendere la tradizione di questa vera e propria arte bisogna sempre considerare il contesto storico e culturale, i materiali disponibili, gli influssi di altre culture, e i condizionamenti sociali. Solo così si possono giustificare quei rituali che oggi potrebbero risultare sgradevoli, incredibili e sottilmente macabri, ma che un tempo erano di grande attualità. Uno fra tutti, l’abitudine di ornarsi dei capelli dei defunti intrecciati a catenine d’oro o ad altri materiali.
Quei tempi, certo, sono lontani, e tuttavia resiste ancora oggi l’immancabile tendenza a considerare i gioielli come un’estensione del nostro corpo, come parte integrante della nostra quotidianità, o come faro luminoso sui nostri momenti speciali e più importanti.
Forse anche per questo il gioiello resta uno dei regali più gettonati, tanto da realizzarne di specifici per ogni occasione.
E se da una parte l’alta gioielleria si fregia del valore intrinseco di pietre preziose e oro, dall’altra la bigiotteria, dai materiali più modesti, si fa strada grazie all’impagabile abilità degli artigiani, che riescono a concretizzare un’idea originale cristallizzandola in opere uniche e personalizzate. Ulteriore valore aggiunto del bijoux – non da poco! – è dato dal frequente utilizzo di materiali eterogenei e versatili (leghe di metalli, plastica, vetro, pietre o conchiglie), che riportano alla vita gli antichi riti dei nostri progenitori, rendendo ogni realizzazione speciale, e ogni gioiello un personale amuleto senza tempo.
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